Poichè i nostri animali non hanno la capacità di parlare, diventa per noi più complessa la valutazione del loro dolore, il fatto che non ce lo dicano non è detto che non lo provino e che per loro non debba essere previsto un trattamento analgesico adeguato.

Quando gli animali soffrono, esprimono il loro disagio nei modi più disparati, alcuni vocalizzano, altri non mangiono, altri rimangono immolbili, alcuni diventano aggressivi, altri ancora depressi.

Il dolore negli animali da compagnia deve quindi essere trattato, sia per motivi etici sia perchè altera il normale metabolismo e determina uno stato catabolico che compromette il normale processo di guarigione dell’organismo.

La terapia analgesica deve essere adattata alle specifiche esigenze del singolo paziente, deve iniziare prima della manipolazione per gli accertamenti diagnostici e la chirurgia, deve essere associata all’anestesia e continuata se necessario nel postoperatorio per garantire all’animale quello stato di doveroso benessere che i farmaci ci consentono di ottenere.